Ho finito di leggerlo questa mattina ed è tutto il giorno che desidero raccontarvi quanto mi sia piaciuto questo libro.
Una scrittura vera, senza fronzoli e sbavature. Autentica. Una storia che ti tiene incollato alle pagine, alle parole, ai personaggi.
Vorrei avere ancora l’età dei protagonisti, per vivere la vita in preda alle emozioni, per farmi sconvolgere in un istante dall’inatteso. Vorrei essere una mamma attenta e libera come Caterina. Sentirmi amata come Elena “la Dea” e ridere del nulla, vivendo alla giornata, tra una spremuta e un cornetto algida, come Valerio, Carlos e Lavinia.
Quanto è stato bello calarsi in questa storia, riflettere su temi importanti come la violenza, fisica e psicologica, sulle donne. Farlo in maniera consapevole, ma con gli occhi di un adolescente. Ricordare che la poesia può dare sollievo anche a chi non conosci. Che la vita può cambiarti, da un istante all’altro. Che l’affetto, l’amicizia, l’amore hanno forme diverse, a volte contorte, timide, acerbe, altre volte troppo mature, diverse, insolite. Tante forme, ma nessuna può contemplare la violenza. Perché la violenza è inaccettabile, a qualsiasi livello. Lo imparano, lo dicono, lo urlano questi ragazzi. E la loro voce muove qualcosa dentro.
Veramente un dono.
Lo consiglio ai genitori, ai ragazzi e alle ragazze, agli insegnanti, da leggere ad alta voce in classe, a partire dalla scuola secondaria. Apre le porte a un dibattito, a pensieri importanti.
È un romanzo di formazione, di quelli che contribuiscono a formarti, anche quando sei adulto.
Bravissima Giuliana Facchini!
Se la tua colpa è di essere bella, Giuliana Facchini, Feltrinelli.