E poi ci sono quei pomeriggi un po’ nostalgici in cui cerchi risposte in un libro. Per me è sempre così, è come se scattasse una magia, e puntualmente mi ritrovo a sfogliare un libro … anzi no, non un libro, ma quel libro…quello giusto. “Sapore italiano” edito per Zoolibri e scritto e illustrato da Valerie Losa, racconta uno spaccato di vita familiare italiana: il pranzo della domenica, le chiacchiere a tavola, la tv con lo sport come sottofondo, la pasta fresca nel piatto, e quel profumo che senti nell’aria già all’uscita dalla chiesa, dopo aver ascoltato la messa. Profumi e sensazioni che ti portano indietro, che parlano di identità e ti fanno domandare: chi sono io oggi? Atmosfere intense e condivise, condivise in una maniera che è rara, che abbiamo dimenticato. Questo albo mi ha ricordato la nonna Carolina, i suoi piatti sbeccati, i bicchieri gialli di vetro spessissimo che oggi conservo a casa mia come tesori preziosi. Le sue pietanze buonissime, la sua teglia di pasta al forno, con 5000 polpettine microscopiche all’interno, e noi bimbi a far la gara a chi poteva contarne di più. E poi le cotolette giganti e le polpette come bombe a mano, e quel sugo gustosissimo, che sapeva di sole, come quello di cui leggo in questo libro. Valerie indirettamente racconta della sua memoria, della difficoltà di vivere lontani dalla propria casa, cercando di ricostruire IL RITO, quel pranzo della domenica, che più che un pranzo è un inno alla vita, alla bellezza dello stare insieme. Lo sfoglio e le risposte arrivano, così, come in un miracolo che si perpetua ogni volta che tengo fra le mani uno di questi albi illustrati, senza tempo e senza età, che, e lo dico senza retorica, fanno viaggiare e, quando serve, fanno anche sperare…